LA PITTURA MINIMALISTA DI SASANELLI È UN TRIBUTO AI GRANDI SCIENZIATI CHE CAMBIARONO IL MONDO

Nicola Sasanelli, pittore barese, è attivo sulla scena artistica da svariati anni. Egli, fin dalle prime opere, imprime sulla tela una grande passione e curiosità intellettuale verso la scienza e la tecnologia. Sasanelli, attraverso la propria pittura, approfondisce tematiche quali: l’imprescindibilità del rapporto tra scienza, tecnologia e storia dell’umanità e gli inevitabili condizionamenti, risvolti che ne derivano in termini di progresso e civiltà; la stretta correlazione tra la ricerca scientifica e tecnologica ed il mondo esterno, osservando come determinati movimenti politici e religiosi abbiano condizionato positivamente gli scienziati nel buon esito delle loro ricerche; l’importanza della collaborazione e della cooperazione tra gli uomini in generale e gli scienziati in particolare, come naturale necessità per il conseguimento di risultati significativi; e  la totale devozione del “ricercatore” verso la propria attività, che copre un arco di tempo pari alla lunghezza dell’ esperienza di vita, poiché l’esigenza di acquisire una determinata conoscenza risulta per esso prioritaria rispetto ai  sacrifici ed alle difficoltà che comporta.
  La propensione scientifica di Sasanelli emerge anche dal punto di vista stilistico e tecnico. Egli, come possiamo notare in alcune tele (Go on, three boys; Painting dedicated to the strong determination which the Italian Community of Australia has faced up to its migrant experience), esprime una personale cifra artistica caratterizzata da una pittura  minimalista, fortemente stilizzata in chiave geometrica e da un abbondante uso di archetipi; egli adotta dei clichés formali che costituiscono le linee guida dei suoi quadri e contribuiscono a veicolare un determinato messaggio.
 Vorrei in particolare soffermarmi sull’ultimo lavoro realizzato dall’artista barese: una serie pittorica dalla quale egli ha preso spunto per la realizzazione di un libro di prossima pubblicazione, intitolato What if they never existed?. Essa  è costituita da dieci quadri (tra cui A tribute to those scientists who changed the world) e rappresenta un tributo ad altrettanti scienziati; si tratta di uomini o donne che spinti dal desiderio di esplorare l’ignoto, hanno contribuito, nel corso della storia, a cambiare il mondo. Queste personalità ed i rispettivi campi, sono: Pitagora e le Scienze Matematiche, Leonardo e l’Ingegneria, Galileo e l’Astronomia, Volta e l’Elettronica, Fleming e la Medicina, Darwin e le Scienze Naturali, Meucci e le Comunicazioni, Maria Curie e la Chimica ed Einstein e la Fisica. In questi lavori la rappresentazione della figura umana è il risultato di un’originale combinazione di linee curve che determinano delle forme aperte e slanciate; la conoscenza, l’esperienza di vita intorno, attraverso o verso la quale queste sagome vengono indirizzate, è invece descritta da un insieme di curve concentriche che contribuiscono a formare delle forme chiuse; intorno a queste immagini vi è la presenza quasi costante di una figura caratterizzata da triangoli incastonati conseguenzialmente e stilizzati in modo curvilineo, che rappresenta l’interazione con il mondo esterno.
 Un altro aspetto fondamentale della pittura di Sasanelli è la scelta ed il particolare trattamento del colore. Egli adotta spesso una materia coloristica formata da terre aborigene combinate con pigmenti veneziani per mezzo della quale ottiene una certa composizione ritmica che ben si adatta ad esprimere le emozioni dei soggetti o ad evocare il significato degli elementi  rappresentati nei suoi quadri. Ad esempio gli uomini di scienza sono dipinti con un colore rosso che esprime energia, tensione e sono slanciati verso l’obiettivo finale: la scoperta scientifica; l’esperienza di vita attraverso la quale essi devono passare, è  caratterizzata da un’emozionale evoluzione cromatica che comincia dal giallo, l’argento ed esprime levità, gioia richiamando l’innocenza dell’infanzia, per passare a tonalità più decise quali verdone, marrone, fino ad arrivare ad un blu intenso che evoca  un senso d’infinito; spesso la  terza figura, che rappresenta il mondo esterno, presenta al centro un colore caldo che gradualmente assume maggiore intensità nel corso del suo movimento verso l’esterno.
 Sasanelli dunque attraverso questi dieci quadri, intende creare, partendo dal punto di domanda What if they never existed?, una forte consapevolezza nell’opinione pubblica dell’importanza della ricerca scientifica e tecnologica nella vita dell’uomo.
 Nicola Sasanelli,con la realizzazione di questa serie pittorica, vuole esprimere la propria gratitudine verso quelli scienziati, ricercatori di diverse epoche e origini geografiche che, lavorando spesso in condizioni di povertà , hanno dedicato la propria esistenza a migliorare la qualità della nostra vita.

 

Dott. Angelo Centonza

     Euro Arte Maggio 2007
Anna Maria Gentile Edizioni